Anello del Corrasi Amida Masula
Un’escursione caratterizzata da immensi e suggestivi panorami che cinge in un anello Punta Corrasi per andare a visitare cuili poco conosciuti affrontando profonde gole e ripide salite. Un percorso che abbiamo chiamato Anello del Corrasi Amida Masula.
L’obiettivo di questa escursione è raggiungere il poco conosciuto Cuile Amida Masula (Ammida Masula), che si trova in un area estremamente isolata del versante est del Monte Corrasi.
Avevamo progettato in precedenza di raggiungere questo cuile percorrendo un altro tracciato, di cui potete leggere il racconto QUI, ma avevamo desistito dall’impresa per mancanza di tempo ed energie.
Il cuile in questione è in una posizione particolarmente isolata e non vi sono molti modi di raggiungerlo in una sola giornata di cammino e, quindi, abbiamo pianificato un percorso di due giorni ed aggiungere altri cuili al progetto per renderlo un grande anello intorno a Punta Corrasi.
Daddana
Il primo giorno prevede la salita dalla strada di Daddana per affrontare la bellissima Scala Marras che ci porta in cima al Corrasi poco più a sud di Punta Corrasi e Chelle (Helle).
Scala Marras
Una volta raggiunta la cima di Scala Marras si rimane colpiti dall’immensità del panorama che è possibile ammirare in tutte le direzioni e, se si è fortunati nel trovare le giuste condizioni meteo, spazia da nord con i territori di Galtellì, Siniscola, La Caletta, ad est con tutto il fronte montagnoso del supramonte di Dorgali e Baunei, a sud con la prosecuzione della cresta montuosa che va verso Orgosolo e la zona di Monte Novo San Giovanni per finire ad ovest con il territorio di Fonni, Ollolai ed in lontananza il massiccio (ancora innevato) del Gennargentu.
Vruncu Arvu (Bruncu Arvu)
Continuiamo percorrendo il sentiero che, ben segnato, ci porta in direzione di Punta Solitta, che scorgiamo in lontananza. Questo comodo e suggestivo sentiero viene abbandonato dopo poche centinaia di metri per deviare verso sinistra e costeggiando un piccolo rilievo roccioso, per poi scendere lungo il fianco scosceso sino ad arrivare ai resti del primo cuile di Vruncu Arvu (Bruncu Arvu). In tutta la zona erano presenti diversi cuili comunali e grandi mandre che ospitavano un gran numero di capre e di questi pinetti rimangono solo le muraddine (bassi muretti in pietra).
Poco dopo approntiamo il luogo in cui trascorreremo la notte, preparando un fuoco su cui cuciniamo la cena ed intorno al quale trascorriamo diverse piacevoli ore a conversare. La notte in Supramonte ha qualcosa di magico e divino in cui tutto sparisce e tutto si azzittisce lasciando spazio al mormorio della notte ed al sussurro del tempo.
[OMISSIS]
Al sorgere del sole ci mettiamo subito a lavoro per rifare gli zaini e riassettare per poter partire il prima possibile…ci aspettano tanti e difficili chilometri.
Amida Masula (Ammida Masula)
Sappiamo che non vi è un sentiero per arrivare al Cuile Amida Masula e che vi sono diversi passaggi difficili da affrontare e non sbagliare. Ci manteniamo lungo il fianco della parete alla stessa altezza della baracca di Su Hordu dirigendoci in direzione nord, attraversando ripide e lisce pareti di roccia calcarea e profondi campi solcati.
Avevamo pianificato di attraversare una gravina nei pressi del suo punto sommitale in modo da mitigare la perdita ed il successivo recupero di quota e questa scelta si è rivelata particolarmente felice in quanto, nel punto da noi pianificato per l’attraversamento, abbiamo in effetti trovato un passaggio di animali che ci ha facilitato il compito aiutandoci col la scelta dei passaggi più comodi.
Non senza fatica riusciamo a raggiungere la zona dell’Amida Masula ad una quota superiore al cuile che si raggiunge scendendo su un terreno alquanto più facile. Poco prima di raggiungerlo ci imbattiamo in una nurra carsica (pozzo) e ne registriamo il punto GPS.
Il cuile Amida Masula si trova in una zona in cui la roccia calcarea lascia il posto ad un terreno rosso e ricco, rendendo il luogo più adatto al pascolo degli animali.
Le Codule
Dopo una breve sosta ripartiamo sapendo di dover affrontare un altro tratto molto impegnativo della nostra escursione, la discesa verso i cuili Su Lidone in fondo a Riu Boccaportu.
La nostra pianificazione prevedeva di percorrere in discesa la gola più lontana dal cuile in quanto non sembrava presentare salti. Anche in questo caso la nostra scelta si è rivelata corretta sul campo poichè era evidente una traccia sul terreno che andava nella direzione pianificata.
Abbiamo proseguito cercando di assecondare e leggere il terreno percorrendo le gole che alla fine ci hanno portato al fondo del Riu Boccaportu. Una prima codula rocciosa e ripida che va a confluire in una più ampia e dal fondo ugualmente sconnesso ci hanno messo a durissima prova ed alla fine siamo riusciti a mantenere una misera media di 1km/h.
I Cuili Su Lidone e la Valle di Sovana
La valle è a noi conosciuta in quanto l’abbiamo già percorsa diverse volte Trekking dei 10 cuili ma non siamo mai arrivati agli altri Cuili Su Lidone che si trovano più a sud e che raggiungiamo facilmente attraversando un bel bosco.
Ai cuili consumiamo un meritato spuntino e recuperiamo le forze per il successivo tratto che ci porterà alla Valle di Sovana.
L’arrivo ai piedi del Cusidore avviene attraverso il sentiero che dai cuili di Su Lidone ci porta lungo il riu Baccaportu all’inizio della Gola di Pentumas per poi entrare nella bella Valle di Sovana che, nei pressi dell’attacco alla salita per il Cusidore ospita i resti un un villaggio nuragico.
Salita al Cusidore
Usciti da Riu Boccaportu ammiriamo il Cusidore e la ben evidente salita che ci aspetta per giungere ad Orgoi.
La salita ha inizio alla fine della valle di Sovana nei pressi del grande villaggio nuragico e si inerpica lungo la parete sud del Cusidore.
La fatica che abbiamo accumulato nei difficili tratti precedenti si fa sentire prepotentemente lungo la ripida ascesa e raggiungiamo il Cuile Orgoi alle 14:30 con grande soddisfazione. Qui visitiamo la grotta Orgoi che si trova ai piedi del Cusidore.
Palumbrosa e Cuile Vilitzi
Dopo una breve quanto meritata pausa riprendiamo il cammino per concludere l’escursione attraversando la bellissima Palumbrosa che dai piedi del Cusidore ci porta verso il Cuile Vilitzi.
Da qui ci dirigiamo verso Pradu lungo un facile e ben definito sentiero, passando nei pressi delle Nurre di Sas Palumbas, e che termina in cima a Scala ‘e Pradu da cui discenderemo per ritrovare l’auto parcheggiata nei pressi di Tuones.