Anello di Suttaterra
L’anello di Suttaterra è un’escursione in territorio di Dorgali lungo un percorso insolito e poco conosciuto che partendo dalla SS 125 ci fa ammirare l’Arco di Suttaterra, stupendi panorami verso la Valle di Oddoene e Su Gorropu e verso la Codula di Luna percorrendo le creste sul rilievo montuoso e raggiungendo Punta Dogana e Punta Onnunanziu.
La partenza dovrebbe avvenire nei pressi del km 194.5 della SS 125 dove inizia il sentiero in salita verso la località chiamata Suttaterra ma, a causa della frana che ha interrotto la stessa SS al km 193, siamo costretti a percorrere questo tratto aggiuntivo ed affrontare la salita sulla carrareccia dopo un chilometro e mezzo di riscaldamento.
La salita è breve ed intensa e fin da subito notiamo che vi sono molti rami spezzati ed alcuni alberi abbattuti che ingombrano il passaggio, risultato delle recenti ed intense nevicate che si sino verificate in Sardegna centrale ma riusciamo senza troppi problemi a raggiungere la sommità della cresta montuosa e l’incrocio che, segnalato da un paio di piastrelle smaltate, ci porta verso i cuili di Suttaterra, l’arco di Suttaterra e Ghivine.
Ci dirigiamo verso la scarpata e subito ci appare il magnifico arco naturale di roccia attraverso il quale è possibile ammirare la gola di Su Gorropu, come incorniciata in una maestosa cornice di roccia.
Dopo le innumerevoli foto per ricordare questo stupendo luogo ci incamminiamo lungo la cresta, su un sentiero non troppo difficile da seguire, in direzione delle punte in lontanaza e che saranno i nostri obiettivi.
Subito dopo l’arco raggiungiamo i resti di un insediamento nuragico del quale rimane una muraglia megalitica su uno sperone di roccia dal quale si domina tutta la valle di Oddoene. Sicuramente un punto di avvistamento e controllo del territorio.
Proseguiamo sempre lungo la cresta ed il sentiero che, per ora, risulta molto facile da seguire fino a raggiungere la prima e spettacolare cima, Punta Dogana, dalla quale è possibile ammirare, oltre che la già citata parte occidentale con Su Gorropu, il lato orientale con la bellissima Codula di Luna
Il sentiero si inoltra sempre più all’interno di una foresta divenendo man mano più difficile da seguire a causa della traccia sul terreno molto labile dato che ben poche persone si avventurano sin qua ed a causa della gran quantità di rami ed alberi abbattuti a causa delle imponenti nevicate e che impediscono in moltissime occasioni il passaggio.
Dopo non poche difficoltà, cercando di mantenere la medesima quota per tutto il tratto nella foresta, riusciamo a raggiungere Punta Onnunanziu, che si trova su terreno aperto e roccioso.
Dopo una breve sosta per recuperare le energie spese nella boscaglia ci dirigiamo in decisa discesa lungo la pietraia che ci farà incontrare la carrareccia dell’ente foreste che lasceremo subito dopo un tornante per immetterci in un sentiero che ci porta in direzione della cima Fruncu Farruzzu e nei suoi pressi diviene nuovamente una carrabile ampia e facilmente percorribile.
Deviamo ad un incrocio sulla destra per andare a visitare, ad alcune centinaia di metri, il Cuile Marzane e la Nurra omonima. Del cuile non rimane altro che la muraddina esterna in buono stato di conservazione e che evidenzia la maestosità di questo cuile.
Tornati sui nostri passi e recuperata la comoda carrareccia, dopo una breve ascesa raggiungiamo il bel Cuile di Sa Tuora.
A breve distanza si trovano i cuili e le mandre di Suttaterra ma, poichè sono attualmente ancora in uso e protetti da diversi cani da guardia, non è consigliabile avvicinarsi troppo.
Ci ricongiungiamo, infine, all’incrocio con le piastrelle incontrato all’inizio della giornata e ripercorriamo la scala di Suttaterra sino a raggiungere nuovamente l’auto parcheggiata sulla SS 125.
Il sentiero inizia al km 193, non 194,5 come avete scritto voi…comunque bella descrizione ?