Escursione a Cala Mariolu (Ispuligedenie)
Un’escursione impegnativa ed affascinante che ci porta a visitare una delle spiagge più belle del Mediterraneo, Cala Mariolu (Ispuligedenie)
Cala Mariolu è senza ombra di dubbio una delle mete più ambite per gli escursionisti in Sardegna e rappresenta anche una sfida per l’impegno fisico che richiede ma che viene ben ripagato dalla bellezza della Cala.
Il significato del nome
Il nome della Cala deriva dal nome con cui i pescatori ponzesi soprannominavano la foca monaca, che in passato era presente in questi luoghi, e che rubava il pesce dalle reti meritando così l’appellativo di mariuolo, poi trasformato in mariolu.
Il nome locale con cui è conosciuta la spiaggia è Is puliges de nie (in seguito Ispuligedenie) che significa “pulci di neve” a causa dei sassolini candidi e rotondi che la costituiscono e che, insieme al blu del mare incontaminato, l’hanno resa famosa.
Ma c’è da notare che vi sono diverse interpretazioni del nome locale che attualmente viene scritto tutto unito (in modo totalmente errato Ispuligidenie) anche sui cartelli segnaletici.
Una di queste interpretazioni, poco nota, è Ispuligiada ‘e nie, ossia Spolverata di neve, che con più semplicità e immediatezza si adatta alla descrizione della bellissima e candita spiaggia.
Ma vi è ancora un’altra interpretazione che risale alla notte dei tempi e che fa uso di una parola antica di cui si è perso il significato.
(Fonti Matteo Cara, Salvatorino Muggianu e Salvatore Corrias)
Partenza
Arrivando sull’altopiano del Golgo si mantiene la destra e si prosegue verso la località Piredda lasciando il Nuraghe Orgoduri alla propria sinistra sino all’incrocio segnalato con un grosso cartello che indica l’inizio di diversi percorsi, tra cui Mudaloru e Serra ‘e Lattone
La strada sterrata ci conduce verso il cuile Molimentu che lasciamo alla nostra destra e proseguiamo lungo la sterrata che inizia a salire lievemente verso Serra ‘e Lattone, il costone di parete che ci si para di fronte.
Con attenzione ai diversi incroci teniamo sempre la destra e saliamo lungo il fianco della montagna sino a raggiungere Arcu ‘e su Tasaru ed al cui incrocio giriamo a sinistra salendo verso i Cuili di su Tasaru, poco distanti.
Mi preme segnalare che Arcu in sardo definisce una sella, un valico, e non indica l’arco di roccia che incontreremo molto più avanti.
S’Arcada Manna ‘e Serra Maore
Raggiunti i cuili si prosegue in salita su un sentiero ben segnato e facile da percorrere sino ad oltrepassare la cresta montuosa e giungere ad un bellissimo arco di roccia chiamato Arcada Manna de Serra Maore e dal quale si può ammirare la costa sino a Cala Gonone.
La discesa
Dopo le foto di rito, attraversando un passaggio che mantiene ancora i vecchi tronchi di ginepro che costituivano una porta per impedire alle capre di inoltrarsi in zone impervie, iniziamo la nostra discesa a capofitto verso il mare, prima passando attraverso delle stupende ischale ‘e fustes e poi lungo un terreno molto sdrucciolevole e scivoloso.
Il sentiero è facilmente identificabile ma per la fortissima pendenza necessita di molta attenzione e sforzo fisico e i due chilometri che ci dividono dalla spiaggia sembrano non finire mai.
Il pensiero però va sempre al momento in cui dovremo affrontare lo stesso percorso per il ritorno.
Ad un centinaio di metri dalla spiaggia ci si apre di fronte lo stupendo panorama che lascia senza fiato per la bellezza e per i colori al limite dell’irreale… in questo luogo davvero non servono filtri fotografici che migliorino la bellezza delle nostre foto!!
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Scendiamo un’ultima scala che ci porta su una frana di grosse rocce ed infine ad un passaggio sulla sinistra che arriva in spiaggia.
Qui ci aspetta una spiaggia costituita di bianchissimi sassolini levigati dall’azione del mare e che ne costituiscono la caratteristica bellezza, mischiandosi con il blu di un’acqua incontaminata e cristallina.
Cala Mariolu (Ispuligidenie)
Passiamo alcune ore in spiaggia godendo del luogo, dei colori, dei profumi, del tiepido calore di fine primavera, delle acque azzurre e fresche e verso le 15:30 riprendiamo il nostro trekking risalendo lungo lo stesso percorso dell’andata.
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Il Ritorno
La risalita è impegnativa, probabilmente tra le più impegnative che abbia mai affrontato, ma risulta molto meno difficoltosa della discesa fatta la mattina, infatti siamo riusciti a completare il ritorno in 2 ore contro le 3 dell’andata. Il mio consiglio è di tenere la testa bassa senza cercare di intravedere dove finirà la salita e tenere un ritmo costante… molto prima di quanto sembra ci si ritroverà sotto S’Arcada ‘e Serra Maore che segnerà la fine della ripidissima salita.
Questo è senza alcun dubbio uno dei trekking più spettacolari ed impegnativi della costa orientale, assolutamente consigliato percorrerlo durante una giornata fresca e fisicamente preparati con particolare attenzione alle scarpe, che dovranno essere obbligatoriamente da trekking, e non lesinare sulla quantità di acqua a disposizione.
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La traccia GPS
Max elevation: 566 m
Min elevation: -2 m
Total climbing: 353 m
Total descent: -731 m
Average speed: 1.04 m/s
Total time: 02:54:27