Escursione Invernale 2018
Un’escursione invernale di due giorni con partenza da Campos Bargios con la risalita dal Flumineddu verso la foresta di Sas Baddes attraverso la scala di su Halavrihe, passando da Su Disterru, Nuraghe Mereu, Nuraghe Gorropu, Sa Giunturas e Sedda Ar Baccas.
È ormai tradizione organizzare nei primi giorni del nuovo anno un’escursione di più giorni un po’ più avventurosa ed anche quest’anno abbiamo pianificato un percorso che fosse abbastanza equilibrato dal punto di vista della difficoltà tecnica e fisica senza però rinunciare alla bellezza di poter pernottare in Supramonte.
Purtroppo, poco prima di partire, un problema fisico ha impedito al mio compagno Pierluigi (vera mente conoscitrice dei luoghi) di poter partecipare ed è a lui che dedichiamo le nostre parole, emozioni, fatiche e foto… A videcci sani Pier!!
PARTENZA
Come al solito partiamo da Olbia e questa volta grazie ai nostri amici dell’autonoleggio Only Sardinia Autonoleggio che ci hanno messo a disposizione una stupenda Fiat 500X abbiamo potuto affrontare la carrareccia che da Genna ‘e Rughe, sulla SS125, ci porta ad attraversare il pianoro di Campu Oddeu, per attraversare il Ponte di Bacu Sa Mela ed arrivare a Campos Bargios.
La partenza è presso gli ovili, ancora in attività, di Campos Bargios da cui prendiamo, in direzione SUD-EST, la sterrata che lasceremo nei pressi di un cancello e ci dirigeremo, in discesa, nel bosco in direzione NORD-NORD-EST sino ad intercettare il letto del corso d’acqua che si dirige verso sinistra in direzione NORD-OVEST.
Proseguiamo seguendo l’andamento della gola che infine si apre in un’ampia zona sassosa in cui sono evidenti i resti di un’aia carbonile, luogo in cui i carbonai costruivano la pira di legno da cui ricavavano il carbone. Da quest’area stiamo attenti a proseguire verso destra ed evitando di intraprendere la discesa attraverso la prima pietraia scoscesa che incontreremo sulla nostra sinistra, continueremo sino a trovare l’attacco della scala che ci porterà sino al letto del grande Rio Flumineddu. Questa discesa va affrontata con attenzione a causa del terreno mosso e sarà difficoltosa in presenza di terreno bagnato.
IL FLUMINEDDU
Giunti nel Flumineddu ci troviamo in una delle sue grandi anse scavate nel calcare nel corso dei millenni e da qui proseguiremo verso sinistra in direzione (SUD-EST) per percorrere la seconda ansa che ci porterà in direzione NORD. Il letto del fiume ci offrirà la vista di un ambiente naturale stupendamente duro ed antico, modellato dagli elementi nel corso del tempo e continueremo per circa 500 m sino a scorgere un evidente omino di pietre sulla sinistra, nei pressi della scoscesa parete che mostra segni di passaggio (probabilmente di animali).
S’ISCHALA ‘E SU HALAVRIHE
Facciamo una piccola pausa per poter affrontare meglio l’ascesa che, con gli zaini riempiti per due giorni di escursione, già sappiamo risulterà alquanto difficoltosa.
La prima parte della Ischala ‘e su Halavrihe, seppur estremamente ripida e su terreno smosso, la si affronta con semplicità ma ben presto si trasforma in un’arrampicata su rocce, spesso malferme e pericolanti, all’interno di una stretto impluvio ingombro di alberi abbattuti.
NOTA IMPORTANTE: eravamo in possesso di una traccia GPS di nostri amici che avevano percorso la scala in precedenza e delle mappe IGM che indicavano il percorso leggermente più a destra ed a causa di diversi alberi abbattuti che impediavano la corretta valutazione del percorso da tenere ci siamo portati troppo sulla destra, sino a dover affrontare una difficile arrampicata che ci ha portato con grandi fatiche su uno sperone di roccia da cui abbiamo proseguito con molta più facilità. Ho inserito un punto nel tracciato in modo da identificare con precisione il luogo in cui mantenere la sinistra, mantenendosi all’interno di una conca naturale, per non trovarsi a dover affrontare la pericolosa arrampicata.
SAS BADDES E SU DISTERRU
La salita si conclude nella foresta millenaria di Sas Baddes sino ad intercettare il sentiero che, proseguendo verso sinistra (SUD-OVEST) ci porta a Campu de Su Disterru. Purtroppo il percorso in questo tratto, così come tutti gli altri tratti che percorreremo nella foresta, è quasi irriconoscibile a causa della grande quantità di alberi e rami abbattuti dalla grande nevicata del 2016 e dai forti venti.
Raggiungiamo Hampu ‘e Su Disterru in cui avevamo passato la notte nelle nostre precedenti escursioni, lasciamo gli zaini e saliamo lungo il fianco della collina alla cui sommità si apre la Dolina carsica di Su Disterru Orgolesu, che, ancora una volta, ci lascia senza fiato per la sua bellezza e profondità.
Dopo una breve pausa ripartiamo seguendo il sentiero che ci porta fuori dalla foresta nella gariga chiamata Hampu ‘e Su Mudrehu (Campo de Su Mudrecu) per poi rientrarvi poco più a NORD intercettando il sentiero che porta a Nuraghe Mereu.
La prima parte sulla sterrata nel bosco risulta molto piacevole e di facile percorrenza ma, arrivati all’incrocio per il sentiero che si addentra nella foresta, nuovamente la presenza di moltissimi alberi abbattuti testimonia la forza della natura in un ambiente selvaggio come questo. Fortunatamente l’ottimo lavoro dell’Ente Foreste ha reso nuovamente percorribile il sentiero e siamo arrivati al Cuile Mereu senza difficoltà e potendo ammirare la bellezza dell’antica foresta.
CUILE MEREU
Al Cuile Mereu abbiamo preparato il nostro bivacco e goduto di una notte tra amici, parlando intorno al fuoco con dell’ottima carne arrostita e buon vino, circondati dalla selvaggia natura del Supramonte.
SECONDO GIORNO
NURAGHE MEREU e NURAGHE GORROPU
Il secondo giorno scendiamo lungo il sentiero che ci porta al vicino Nuraghe Intro ‘e Padente (Mereu) da cui ammiriamo il bellissimo panorama a 360° che spazia da Gorropu, la Codula Manna del Flumineddu, le pareti di Costa ‘e Monte con la cascata di Su Cunnu ‘e S’Ebba, in lontananza Monte Novo San Giovanni e Punta Su Pruna.
Dal Nuraghe continuiamo la nostra discesa verso l’altro importante insediamento nuragico di Presethu Torthu presso il quale sorge il secondo Nuraghe, conosciuto come Nuraghe Gorropu (Presethu torthu).
SA GIUNTURA
Dal nuraghe discendiamo su un comodo sentiero che ci porta sino alla letto del Flumineddu in un immenso anfiteatro naturale di calcare in cui la forza di due fiumi, il Flumineddu e l’Orbisi, hanno modellato la roccia e spostato immensi macigni, siamo a Sa Zuntura (Sa Giuntura).
In questo luogo i due fiumi si incontrano ed a causa di una diversa composizione del terreno e della portata dei due fiumi si è creata una piccola ma suggestiva cascata che si getta in una conca in cui le diverse stratificazioni del calcare ne esaltano la particolare bellezza.
SEDDA AR BACCAS
Da Sa Giuntura inizia la nostra lunga salita lungo la cresta montuosa che divide i due fiumi e che viene chiamata S’Ischina e S’arraiga da cui possiamo ammirare alla nostra sinistra la bella cascata di Su Cunnu ‘e S’Ebba, mentre sulla destra le profonde vasche scavate nella roccia sul letto del Flumineddu.
Arrivati in cima ci troviamo nella zona chiamata Sa Carcara, nei pressi della quale sorge un altro insediamento nuragico, ed in una radura sono presenti degli esemplari millenari di tasso. Da qui inizia una comodissima, ma in salita, carrareccia che attraversa Sedda ar baccas e ci porterà nuovamente a Campos Bargios in cui troviamo la nostra auto.
Il percorso non presenta particolari difficoltà, a parte la salita da Ischala ‘e su Halavrihe, e potrebbe essere concluso facilmente anche in una sola giornata se si è allenati e si hanno a disposizione almeno 7 ore di luce.
Un grazie ai mie compagni di avventura Edoardo, Antonello ed Ugo ed un grazie agli amici di
Only Sardinia Autonoleggio
Aeroporto Olbia Costa Smeralda
07026 Olbia OT
Tel.: +39 0789 68947
www.only-sardinia.com
Noleggio Auto Olbia
Ottimi amici, ottimo trek, un imprevisto (simpatico per noi) e una serata con i crampi dalle risate!
Un grazie enorme ai miei compagni di avventure…