Flumineddu e Badde Tureddu
L’escursione Flumineddu e Badde Tureddu che dai CUILI de Honeai, attraversando il letto di Badde S’ospile (il nome completo dovrebbe essere Badde S’ospile du Su Vadu ‘e S’Eni), una parte del letto del Flumineddu per arrivare all’Elighe ‘e Tureddu è una di quelle escursioni che rimangono nel cuore per una serie fattori, la compagnia di ottime persone ed amici, prima di tutto, e poi il bellissimo paesaggio ne hanno reso indelebile il suo ricordo.
Il Supramonte di Orgosolo è particolare e ricco di luoghi interessanti e, molto spesso poco conosciuti ma, di immenso valore culturale e naturale.
La Foresta Demaniale di Montes e tutta l’area di Monte Novo San Giovanni è uno di quei luoghi che riescono a trasmettere delle sensazioni particolari e delle esperienze assolutamente appaganti.
La foresta si trova nel territorio di Orgosolo e rappresenta la parte più meridionale del Supramonte del comune e si caratterizza per un patrimonio floro-faunistico di grande bellezza e varietà e che può vantare la lecceta primaria plurisecolare “Sas Baddes”, tra le più estese ed antiche d’Europa con i suoi 1.000 ettari.
L’escursione pianificata prevede di andare a visitare dei luoghi bene noti e raggiungibili con relativa facilità attraverso altri percorsi, come QUESTA nostra escursione ma si è deciso di osare qualcosa di diverso è sicuramente più appagante, oltre che più faticoso.
L’obbiettivo primario è andare a visitare il plurisecolare leccio cresciuto su una gigantesca roccia e che prende il nome di Elighe ‘e Tureddu (il leccio di Tureddu) percorrendo il letto di tre fiumi.
Partenza
Dopo aver riunito il nostro eterogeneo gruppo di amici ed essere arrivati ai piedi di Monte Novo San Giovanni percorrendo la strada che attraversa la Foresta Demaniale di Montes, lasciamo le auto normali e facendo la spola con l’unico fuoristrada in nostro possesso raggiungiamo la località Su Vadu ‘e s’eni, nei pressi degli ovili de Honeai.
Prendiamo l’evidente letto del torrente che si forma con le acque raccolte dai fianchi dei vicini Monte Novo e Monte Nieddu e che si dirige verso EST.
Badde S’Ospile de Su Vadu ‘e S’Eni
Appena entrati nella codula e per tutta la sua lunghezza ci si trova in un magnifico ambiente scavato e modellato dall’impeto delle acque che ha dilavato ed eroso gran parte delle rocce calcaree mettendo a nudo gli strati di roccia più dura come gli scisti.
Siamo a Maggio e la natura si sta dando il meglio di se riuscendo ad offrire colori e profumi inebrianti e riuscendo a stupirci mostrando la sua presenza dove meno ce l’aspettiamo. Ed è così che muschi verdissimi e morbidi crescono rigogliosi su tronchi abbattuti e che ciclamini splendenti nascono sulla nuda roccia in piccole conchette piene di fogliame.
Proseguiamo lungo tutto Badde S’Ospile sino alla sua confluenza con il Rio Flumineddu e sul cui letto continuiamo la nostra escursione verso NORD.
Rio Flumineddu
Il percorso nel letto del Flumineddu è di circa 2.6 km e non presenta alcuna difficoltà poichè ci si deve limitare a seguire l’ampio greto del fiume sino alla confluenza del rio Tureddu in località Vadu Ishodollai dove devieremo verso OVEST lungo il bel torrente.
Dopo non molto sarà possibile proseguire lungo un sentiero che corre parallelo al rio Tureddu sino ad arrivare ad un guado con una carrareccia che verso:
NORD porta a Sa Senepida ed alla sua fonte
OVEST continua lungo il torrente sino ad arrivare a S’Elighe ‘e Tureddu
SUD si arrampica verso Monte Su Biu
Questo punto è da tenere in grande considerazione in quanto sarà un’opzione più facile per il ritorno come spiegherò più avanti.
S’Elighe ‘e Tureddu
Proseguendo lungo il torrente arriveremo al famoso leccio sulla roccia. Questo leccio femmina di diverse centinaia di anni è cresciuto su una gigantesca roccia e con essa ha condiviso la sua esistenza. Un esempio perfetto di cosa riesce a raggiungere la natura.
Dopo aver consumato un veloce e leggero pasto iniziamo il percorso di ritorno che ci riporterà verso i gli ovili di Honeai.
Qui mi sento di proporre un’alternativa più semplice per il ritorno da quella che abbiamo percorso e rimando alla descrizione di un’altra escursione dove è possibile trovare un percorso alternativo che passa dalla carrareccia incontrata al guado. Cliccando QUI è possibile trovarne la descrizione ed il percorso.
Decidiamo di affrontare direttamente la risalita del fianco di Monte Su Biu attraverso il bosco di fronte a S’elighe ‘e Tureddu che risulta sin da subito estremamente difficoltosa per la pendenza e il fondo scivoloso costituito dal fogliame del sottobosco. La salita ci porta in una codula che in seguito finisce tra due grosse sporgenze rocciose che ne costituiscono il passaggio di uscita verso il fianco di Monte Su Biu che percorreremo mantenendo la stessa quota di uscita sino ad incontrare, in una sella tra Monte Su Biu e Monte Nieddu un sentiero che, dirigendosi a Sud – Est, ci riporterà, in discesa alla radura presso gli ovili di Honeai dove abbiamo lasciato il fuoristrada.