Un po’ di Selvaggio Blu
Un’escursione di due giorni che ci dà un assaggio del Selvaggio Blu e ci permette di ammirare la bellezza del Golfo di Orosei, delle sue coste a picco sul mare e delle sue splendide calette percorrendo gran parte della terza tappa da Porto Pedrosu sino al cuile Irbidossili.
Partenza
Poichè il trekking non è ad anello, dovremmo prevedere a lasciare un’auto nei pressi del cuile Irbidossili. Ovviamente ponete attenzione a parcheggiare l’auto in modo che non intralci in alcun modo i passaggi nei pressi del cuile che ricordo essere ancora in attività e punto di partenza per le guide di Salinas Escursioni (http://www.supramonteselvaggio.it/ )
La partenza per questo trekking di due giorni è fissata dal Cuile Idileddu raggiungibile facilmente percorrendo la strada sterrata che porta verso Monte Ginnirco e presso il quale si trova l’inizio del sentiero che in direzione Nord-Nord-Est ci porta verso S’Assa Tennera.
Si raggiungono prima i resti del Porcile Mulluri ed in seguito si incontrano lungo la gola le classiche aree create per fare il carbone (aie carbonili).
La discesa prosegue lungo il sentiero che devia sulla destra ed uscendo dalla gola ci offre una vista della costa sottostante, della zona chiamata S’Assa Tennera e del punto di arrivo del primo giorno,Capo Montesanto e Porto Pedrosu.
Verso Bacu Tenadili
Il sentiero prosegue in discesa, a tratti ripida, lungo la cresta che separa Bacu Su Erine, sulla sinistra, e Bacu Tenadili, sulla destra, e conclude intercettando il sentiero del Selvaggio Blu che proviene proprio dalle profondità del bacu.
In questo punto è possibile ammirare il primo dei panorami mozzafiato che caratterizzano questa escursione e lo spigolo sinistro del bacu ci mostra tutto il Golfo di Orosei sovrastando la bella Cala Mugroni.
Arrivo a Porto Pedrosu
Il resto del percorso si svolge lungo un sentiero facilmente percorribile e ci porta, dopo aver superato Capo Montesantu, sino alla bellissima insenatura di Porto Pedrosu (Porru ‘e Campu per i locali) dove passeremo la notte.
Immancabile un bagno rinfrancante nelle acque cristalline dell’insenatura e le tantissime foto scattate in un luogo magico e bellissimo.
Si parte per il secondo giorno.
La mattina decidiamo di partire molto presto ed approfittare delle prime e fresche ore del giorno che, già sappiamo, segnerà delle temperature molto alte (siamo ai primi di Luglio!!). Dobbiamo percorrere quasi tutta la terza tappa del Selvaggio Blu…
Affrontiamo la prima di una serie di sali e scendi che caratterizzerando gran parte di tutta l’escursione che seguendo il bordo della falesia ci farà attraversare diversi Bacus (gole) che terminano a mare.
La prima insenatura dopo Porto Pedrosu è la bella Porto Cuau da cui ripartiamo affrontando una nuova serie di salite e discese che ci porteranno alla gola successiva, Bacu Eltiera che termina in Portu Eltiera.
Il sentiero si snoda lungo la cresta alternando passaggi in aree boscose che ci proteggono dal sole che già splende alto nel cielo.
Bacu Sonnuli
Infine arriviamo in cima al Bacu Sonnuli che ci offre una vista entusiasmante del Golfo di Orosei e delle calette sottostanti. Da qui è possibile risalire lungo la costa montuosa come abbiamo fatto in una nostra precedente escursione ma in questa seguiremo il sentiero che, scendendo lungo la parete orografica destra del Bacu si addentra verso il suo apice meno ripido e profondo.
Il Bacu Sonnuli ci stupisce per la sua selvaggia bellezza e in due passaggi ci mette alla prova. Il primo consiste in una piccola disarrampicata con ausilio di un ginepro su parete mentre il secondo è nei pressi di una grande pietraia che, anche a causa della presenza di omini e segni ci porta a risalirla ma non si deve assolutamente risalire la pietraia, anzi, bisogna portarsi in basso sino al fondo del bacu da cui potremmo uscire da una scala con facile arrampicata sulla destra del suo apice.
Da qui ci aspetta l’attraversamento di altre tre gole che, seppur meno profonde, ci mettono a dura prova, anche a causa del caldo che diviene man mano sempre più asfissiante.
Infine giungiamo nello sperone di roccia di Serra d’Argius da cui ammiriamo nuovamente la bellezza del Golfo di Orosei e dal quale, dopo un meritato riposo, iniziamo ad affrontare la lunga e faticosa risalita verso il Cuile Pulighittu (Su Runchu). Il caldo intenso ci obbliga ad una salita lenta e con diverse soste sotto gli sporadici alberi ma infine giungiamo al cuile in cui recuperiamo le forze e smaltiamo il caldo accumulato per poi ripartire alla volta del Cuile Irbidossili che raggiungeremo lungo una sterrata in salita. Il bel cuile Su Runcu è anche un punto dell’escursione per raggiungere Punta Salinas.
Un’escursione estremamente panoramica e piacevole ma che andrebbe offrontata in primavera o fine estate con temperature più fresche per apprezzarne a pieno la bellezza.